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Confindustria lancia la sfida della ripresa del fashion in Puglia

Confindustria lancia la sfida della ripresa del fashion in Puglia

Parola d’ordine “ripresa”. Non si tratta solo di rilanciare un settore fondamentale per l’economia come quello della moda, ma anche di reinventarlo. È, insomma, una doppia sfida quella del comparto tessile di Confindustria in Puglia. I dati, del resto, parlano chiaro. Dal report relativo al primo trimestre del 2020 emerge che il 42 per cento delle aziende ha registrato un calo del fatturato compreso tra il 20 e il 50 per cento. A questo si aggiunge una perdita del fatturato del T&A pari a 3,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2019. Numeri non particolarmente confortanti che, tuttavia, non scoraggiano gli addetti ai lavori. E così, adesso si punta a nuovi scenari. Partendo non solo da una inevitabile riorganizzazione del lavoro, ma anche da dinamiche e meccanismi che puntano soprattutto all’innovazione. «L’upgrade delle competenze e della strumentazione tecnologica – dicono i vertici del comparto pugliese presieduti da Salvatore Toma – consentirà alle imprese di sostenere il proprio business utilizzando lo smart working e il lavoro digitale anche per le aree aziendali in prossimità dei luoghi dove il business si svolge fisicamente. Si pensi, ad esempio, alla partecipazione a meeting in posti distanti in tempi ravvicinati o alle attività di internazionalizzazione come fiere o relazioni commerciali. Inoltre,  in considerazione di quella che ormai sembra essere una certezza, ovvero l’annullamento per il 2020 delle principali fiere e quindi della impossibilità di dare seguito a progetti legati alle missioni di incoming e outgoing, bisogna ripensare alle misure, già esistenti, con cui la Regione Puglia ha inteso supportare i processi di internazionalizzazione delle nostre aziende e dunque declinare in modo alternativo la spendibilità delle risorse finanziarie messe a disposizione». Da qui le proposte che, inevitabilmente, hanno bisogno di essere sostenute. Tra queste, piattaforme e-commerce, oltre all’acquisizione di strumenti per consentire nuovi approcci virtuali con i prodotti (camerini virtuali, tour e simulazioni) e a servizi di consulenza e formazione. «Per favorire l’avvio di questi processi – spiegano da Confindustria – è dunque necessario adottare adeguati criteri in grado di intervenire sulla leva fiscale riducendo il peso del cuneo a carico delle imprese. Abbiamo quindi portato all’attenzione del ministero del Lavoro un pacchetto di misure economiche per il settore manifatturiero che prevede la sospensione dei contributi per l’anno in corso e la sensibile riduzione degli stessi per un ulteriore arco temporale a decorrere dal 2021, intervenendo drasticamente sui costi del lavoro, in aggiunta al già preannunciato rafforzamento del sistema degli ammortizzatori sociali attualmente disponibili».

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Password “recovery”. It is not just a matter of relaunching a fundamental sector for the economy such as fashion, but also of reinventing it. In short, it is a double challenge that of Confindustria fashion in Puglia. The data, moreover, are clear. The report for the first quarter of 2020 shows that 42 per cent of companies recorded a drop in turnover of between 20 and 50 per cent. Added to this is a loss in T&A turnover of 3.5 billion compared to the same period of 2019. Not particularly comforting numbers which, however, do not discourage professionals. And so, now we are aiming for new scenarios. Starting not only from an inevitable reorganization of work, but also from dynamics and mechanisms that focus above all on innovation. «The upgrade of skills and technological equipment – say the top of Confindustria fashion Puglia chaired by Salvatore Toma – will allow companies to support their business by using smart working and digital work also for corporate areas near the places where the business takes place physically. Think, for example, of attending meetings in distant places at close times or of internationalization activities such as fairs or commercial relations. Furthermore, in view of what now seems to be a certainty, that is, the cancellation for 2020 of the main fairs and therefore the impossibility of following up on projects related to incoming and outgoing missions, it is necessary to rethink the already existing measures with which the Puglia Region intended to support the internationalization processes of our companies and therefore to decline the spending of the financial resources made available in an alternative way». Hence the proposals that inevitably need to be supported. These include e-commerce platforms, as well as the acquisition of tools to allow new virtual approaches with products (virtual dressing rooms, tours and simulations) and consultancy and training services. «To facilitate the start of these processes – explain from Confindustria fashion Puglia – it is therefore necessary to adopt adequate tools capable of intervening on the tax lever by reducing the weight of the wedge for businesses. We have therefore brought to the attention of the Ministry of Labor a package of fiscal measures for the manufacturing sector which provides for the suspension of contributions for the current year and the significant reduction of the same for a further period of time starting from 2021, intervening drastically on the labor costs, in addition to the previously announced strengthening of the system of social safety nets currently available».